martedì 17 gennaio 2012




E' ormai un mese abbondante che ho iniziato questo blog e devo ammettere che per me sta diventando piu che un hobby quindi nell'ottica di offrirmi e offrirvi spunti e idee nuove, ho deciso di scambiare quattro chiacchiere con la persona che più di tutti incarna nella realtà l'idea e lo spirito di Botti 'n Beats: John Penate aka Pabulum.

Biografia:

Dj:
John Penate ( aka John Pabulum, Pabulum dj, dj Pass) è un DJ della scena underground dal 1995, quando ottenne la sua prima residenza presso il Centro World Beat di San Diego, California. Tuttavia, è stato a Los Angeles all'età di nove anni che scoprì il suo amore per la musica ascoltando KROQ radio con una programmazione musicale di avanguardia e attenta alla scena underground. La prima volta invece che entrò in contatto con l'arte del djing fu a casa di un amico dove in poco tempo imparò ad usare mixer e giradischi. Era il novembre del 1994 e non avendo ancora console e dischi di sua proprietà e senza uso massiccio di pubbliche relazioni, inizia la sua carriera da dj arrivando a far ballare clubbers di mezzo mondo: Stati Uniti, Messico, Germania e Italia al fianco leggende locali e internazionali, tra cui: Tony Humphries, DJ Dan, Dimitri della crew Dee-Lite, Chemical Brothers, Mark Grant, Christopher Lawrence, Doc Martin, Marco Farina, Sandra Collins, Jason Blakemore, Jaime Thinnes, Halo, Garth, Markie, Roy Davis jr, Markus Nikolai, dj Steve Pagani, Miles Maeda, DJ Diz, Sasha, John Digweed, DJ Tacho, Afrika Bambaataa, Juan Atkins e l'elenco potrebbe continuare ancora. John vive a Roma dal 2001 coniugando la fiorente e consolidata attività di dj che lo ha portato a suonare nei migliori club della capitale (Akab, Bloom, Art Cafè, Supperclub solo per citarne alcuni) con la nuova ma non meno importante attività di Sommelier presso Vini Cultural Tours.

Sommelier:

John trasformò la sua "vacanza" in Italia in una vera e propria scelta di vita una decina di anni fa. Nei primi anni sono stati frequenti i ritorni a San Diego. Solo successivamente prese la decisione di fondere tutte le sue passioni e farle conoscere al maggior numero di persone possibile. Dal 2005 infatti Roma diventò la “sua” città e sia nella veste di dj che di guida turistica specializzata in tour enologici, continua senza sosta a infondere e istruire turisti, studenti, semplici appassionati al cibo, al vino, alla storia, all'arte.......all' amore per l'Italia e la sua "Dolce Vita".
In seguto si è iscritto all' Associazione Italiana Sommelier di Roma e dopo 3 anni di studio (in italiano) John può ora presentarsi ufficialmente come Sommelier. Non ancora soddisfatto continuò gli studi conseguendo la spilla d'argento             ( Sommelier professionista ). In questo momento è iscritto al Master di Analisi Sensoriale del Vino, step fondamentale insieme al precedente corso, per fregiarsi della spilla d'oro ( Degustatore Uffciale ). Si può conoscere di persona John e la sua passione per il vino e per l'Italia, contattandolo presso ViniCultural Tours.

Ciao John, avendoti già introdotto in modo approfondito come dj  parlami di come è scaturità la passione per il vino e per la professione di sommelier?

La passione per il vino scoppiò quando assaggiai il mio primo Pinot Nero della Borgogna. Ovviamente avevo già bevuto e apprezzato il vino in altre occasioni, ma fino a quel momento non rimasi colpito da nulla in particolare. Fu poi in Italia scoprì  le molteplici varietà di uve e prodotti aldi fori dei soliti Merlot, Sauvignon, Shiraz, Pinot, scoprendo eccellenze territoriali come il Bardolino, il Marzemino, il Sagrantino  fattore che scatenò in me l'interesse a saperne di più sulle tecniche di vinificazione e sulla tradizione vinicola italiana. Da tale percorso nacque l'idea e la “missione” di dover insegnare a turisti e visitatori a godere dell'Italia, dei suoi luoghi più unici e delle sue peculiarità enogastronomiche.


Migior annata per il vino e per la musica House ( deep, tech, soulful, acid ,garage etc )?

Ogni vigna in tutte le zona del mondo hanno avuto annate uniche , ma a parer mio il 2004 è stato generalmente un buon anno, soprattutto in Italia.
Ho iniziato il mio viaggio nelle sonorità elettroniche durante i primi rave parties nel 1992. Questi suoni hanno subito negli anni seguenti continue mutazioni sviluppandosi principalmente nella techno e nella house. Quindi per me i migliori anni sono stati il 1994 e il 1995.

Qual' è il vino e il Dj/producer che ti sentiresti di consigliarmi in questo momento?
Bianco: "La Masa" Inzolia Sicilia IGT da Castel Lucci Miano.
Rosso: "Consilium" Cesanese di Olevano Romano DOC Migrante.
Dj: Miles Maeda.
Produttore: Dave Pezzner aka Pezzner.

Cantina e label preferita?
Cantina: Paradiso di Frassina ( Montalcino ) per il loro meraviglioso territorio e per il fatto che fanno ascoltare Mozart alle viti arrivando addirittura  a essere sponsorizzati da Bose. Oltre al classico e sempiterno Brunello la cantina si distingue per un vino nato da un mix armonioso di 6 uvaggi italiani e 6 francesi chiamato "12 Uve".
Label: Relief Records e Cajual Records. .. 13 anni fa. Oggi, mi ritrovo appagato dalle produzioni di Bump Music e Classic Music.

Dj e vino preferito?

Dj: Derrick Carter perchè mi ha sempre fatto venire voglia di ballare con il suo mix di Techno, Acid House, Latino, R & B e Jazz.

Vino: Dicono che un Sommelier “politically correct“ dovrebbe dire: “Pinot Nero della Borgogna”. Sinceramente trovo la risposta scontata così come la scelta dei "grandi nomi" esteri come Shiraz australiano, il Bordeaux (Merlot e Cabernet Sauvignon) e altri vini americani. Io invece amo il Sangiovese in tutte le sue forme! E 'più gradevole e beverino di quanto la gente pensi, soprattutto quando lo si lavora con le giuste tecniche di vinificazione e di invecchiamento. E' prodotto in molte zone ma quella di Montalcino è a parer mio la migliore. Un Brunello vinificato correttamente è stupefacente!!! Dovendo però dire un solo nome e una sola bottiglia, allora rispondo con l'originale e complesso "12 uve" prodotto da Paradiso di Frassina di Montalcino ( 6 uve italiane, 6 uve francesi ).

Preferisci i vini Italiani o Francesi?

Italiani!!
In Italia il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIRAF) ha riconosciuto oltre 350 uve ma in realta sono più di 500 le varietà documentate in circolazione! (ti sfido a provare a citare una dozzina di uvaggi presenti nel resto del mondo.) Da questo deriva il mio amore per i prodotti e i viticoltori radicati profondamente nel territorio, concetto che va oltre l'amore per l'uva e il vino stesso. Qui in Italia, più che in qualsiasi altro paese, il vino diventa una vera espressione di ciò che chiamiamo Terroir. Questo in altre nazioni non avviene non per motivi culturali o autorizzativi , ma semplicemente perché solo in Italia i risultati di eccellenza territoriali sono così numerosi e in continua crecita.

Preferisci la scena house-techno americana o europea?

Mi piace molto il modo emozionale con cui gli Americani assorbiscono sonorità sperimentali anche grazie alla cultura e la tradizione che si è creata nel tempo.
Purtroppo non ho visto la stessa cosa qui da voi in Italia dove la massa è più attratta o meglio si accontenta di sonorità commerciali. Questo non permette ai pur bravi dj Italiani di concentrarsi a proporre selezioni e musica di qualità. A me piace la mia di musica così come mi piace il mio vino!!! Fortunatamente rimango sempre sorpreso da alcune nuove produzioni che mi fanno ancora venir voglia di chiudere gli occhi e ballare!!!

Ci consigli un vino e una traccia per l'aperitivo?

Qualsiasi Ribolla Gialla ascoltando "Can't beat the House" di Bruno Browning.

E delle bollicine per il dancefloor o per bindare?

Franciacorta Saten

Per concludere gioco della torre: dj e vino che butti giù e che salvi?

Getto dalla torre:

Tavernello o qualsiasi vino in cartone.

Ogni dj che suona set pre mixati o che presenta le stesse palylist nello stesso ordine ogni volta che suona.

Salvo:

Il Tintore: è sopravvissuto alla fillossera ed è fatto unicamente tra le montagne della costiera amalfitana. Apparentemente poco complesso a bottiglia appena aperta. Lasciatelo riposare per un giorno e non vi deluderà.

Me.



Grazie John per il tempo che mi hai dedicato ci si vede sul dancefloor di qualche club o a qualche degustazione!!!!

Ste-No

1 commento:

  1. bellissimo blog. l'ho scoperto ieri sera e me lo sono "bevuto e sentito" tutto! continua, non lasciare che l'entusiasmo della novità ceda il passo alla noia.

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